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Martedì 5 aprile è stata una mattinata di partecipazione e di emozione per le scolaresche del nostro Paese, che hanno dato vita a UNA MARCIA PER LA PACE, partita da Piazza Impastato per giungere a Piazza XX Settembre.

Studenti e docenti hanno voluto manifestare il netto dissenso alla guerra e hanno proclamato con forza la PACE.

Vogliamo riportare le parole dell'alunna FRANCESCA RECCHIA, frequentante la classe 5B Liceo Scientifico, per esprimere i sentimenti e i pensieri dei nostri studenti e di tutta la nostra comunità scolastica.

“Ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione.”

Da circa 40 giorni ciò che pensavamo fosse ormai solo storia da studiare sui libri, in nome della conoscenza, quella che non ti fa più commettere gli errori del passato, in nome del Principio Historia magistra vitae, purtroppo si va ripetendo nelle forme più crude: morte, distruzione, torture, violenza e sangue.

La guerra è la più spregevole delle azioni che l’essere umano possa mai compiere. Nient’altro provoca un così grande numero di vittime, generando distruzione e violenza. Dai nostri giornalisti inviati in Ucraina, riceviamo riprese, immagini e aggiornamenti del “teatro” di guerra e vediamo campi devastati, macerie, città sotto assedio, palazzi che crollano insieme alla storia di un popolo. Scorrrono inesorabilmente i volti dei superstiti alle distruzioni e percepiamo il dolore attraverso i loro occhi. Fiumi di gente che scappa, bambini arrampicati ai loro piccoli giochi. E ora che la guerra bussa alle nostre porte ci convinciamo sempre di più che la Guerra non è mai giusta, uccide e distrugge sempre tutto. Nessuno escluso. La guerra non è mai stata la soluzione. È la forma di disumanizzazione più grande di sempre.

Oggi siamo qui per affermare che la guerra è la più inutile, irrazionale e folle azione che si possa mai compiere. Manifestiamo per la dignità umana che quotidianamente viene calpestata, ci schieriamo dalla parte di chi soffre, di chi muore in battaglia, di chi scappa e di chi ha perso tutto. Pensiamo ai bambini innocenti e ai giovani, nostri coetanei, ai quali viene rubato il futuro e i sogni.

Oggi tutti noi manifestiamo per la pace. Diciamo no alla guerra, alle armi e alla violenza. Il nostro compito è rimanere uniti e dare sostegno agli Ucraini. Non siamo indifferenti di fronte a ciò che sta accadendo, a così tanta violenza. NON POSSIAMO.

Siamo consapevoli della grande offesa che tutto il mondo sta subendo. È vero, possiamo sentirci piccoli e impotenti, imbarazzati e colpevoli e in preda ad astratti furori. Ma dobbiamo essere capaci di trasformarli in furori concreti. In speranza e fiducia. Anche nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa. Attraverso l’ascolto, piccoli gesti di “vicinanza silenziosa”, gesti di solidarietà e la conoscenza.

Questa marcia per la pace, che abbiamo tenuto oggi attraverso le strade del nostro paese, sia fertile di gesti di pace, di accoglienza, di attenzione al mondo, a ciò che accade all’altro.. certi di quello che dicevano i latini “Homo sum: nihil humani a me alienum esse puto”

“Sono un uomo e niente di ciò che riguarda l’uomo mi è estraneo.”

 

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