Treno della Memoria

Un viaggio nella storia : tanti film, pagine di storia, documentari, eppure nulla può veramente restituire l'impatto impensabile di una tale esperienza.

Lo scorso gennaio un gruppo di studenti ha aderito e partecipato al Progetto Treno della Memoria (https://www.trenodellamemoria.eu/). 

Un viaggio per ricordare lo sterminio di un popolo, attraverso la visita di Berlino e di Cracovia,  in particolare del ghetto ebraico, della fabbrica di Schindler e i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Il viaggio ha lasciato sentimenti ed emozioni così forti e intensi, che i partecipanti hanno voluto condividere la loro esperienza con tutti i compagni e i docenti dell’Istituto. Così ci siamo ritrovati giovedì 18 aprile in Aula Magna per ascoltare i loro racconti accorati. Attraverso le parole, i luoghi sono diventati vivi, gli oggetti sembrava toccarli e le persone narrate sembrava guardale negli occhi. L’incontro è stato moderato dai docenti che hanno accompagnato gli studenti in viaggio, i proff. Cantore Pietro, D’Elia Filippo, Greco Rosa e Speranza Floriana.

Ecco alcune riflessioni sul Treno della Memoria:

Ritrovarsi a calpestare il terreno in cui, anni prima, milioni di persone hanno perso la vita, ci ha permesso di percepire emozioni che ci lasciano senza parole. Vedere gli oggetti personali delle vittime, gli indumenti e, in particolare, le tonnellate di capelli rasati è stato raccapricciante; erano uomini e donne inconsapevoli di non poter più tornare nelle loro “tiepide case”. L’atmosfera terrificante che noi ragazzi abbiamo vissuto durante il viaggio del “Treno della memoria”, camminando ore e ore  sotto la pioggia, col vento, con il freddo e con il gelo, ci hanno fatto immedesimare pienamente in ciò che è stato. L’esperienza è stata certamente dura e faticosa per tutti, alunni e docenti.  È stata una nostra scelta esserci e partecipare, la scelta di volersi mettere alla prova, attraversando, dentro di sè, il confronto con un male smisurato ed inimmaginabile. Il treno della memoria è stata un’esperienza che ci ha fatto molto riflettere sulle atrocità del genere umano, sulla cattiveria infinita degli uomini. Ci ha fatto capire che dobbiamo essere più tolleranti nei confronti del prossimo. Più che un viaggio verso i luoghi, è stato un viaggio dentro noi stessi, ci sentiamo quasi responsabili di quanto è accaduto.  Noi giovani possiamo essere la Resistenza contro ogni tipo di ghettizzazione rivolta indistintamente a tutti gli esseri umani perché, come dice Primo Levi, “se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Questo viaggio ha lasciato dentro di noi tracce indelebili che segnano nel profondo, che portano alla commozione, alle lacrime, ma anche a far sentire la rabbia di chi non può tollerare che ciò sia avvenuto.  Tanti film, pagine di storia, documentari, eppure nulla può veramente restituire l’impatto impensabile di una tale esperienza.

Treno della memoria

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